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L’anima selvaggia della Scozia

Le brughiere, i tristi loch avvolti dalla foschia, le profonde vallate del Glencoe illuminate dai raggi solari che penetrano prepotentemente tra le basse nuvole, il cupo ma suggestivo Highland dell’ovest o i magnifici paesaggi sconfinati del Quiraing attirano ogni anno migliaia di turisti in Scozia, terra misteriosa e ricca di leggende. Un senso di maestosità, grandezza, bellezza e – perché no – anche di tristezza, avvolge chiunque attraversi l’affascinante valle del Glencoe, un angolo di mondo selvaggio ricco di colline e decisamente autentico, con torrenti impetuosi che scrosciano, cascate fragorose, piccoli ruscelli ed eriche in fiore.

Addentrandosi in questo paesaggio si prova  una sensazione difficile da spiegare: un senso di piccolezza e smarrimento mentre con l’auto si percorre la famosa strada A82 immersa nel silenzio e nella solitudine di questo territorio selvaggio. Tra le aspre vallate spazzate dai venti, lo sguardo spazia a destra e a sinistra catturato dal sole che veste di luce i fianchi delle colline o dalle nuvole basse che nascondono le sommità delle montagne, oscurando il cielo e ammantando di mistero la valle. Tuttavia il mio viaggio prosegue a ovest, verso le alte Highlands, famose e penetranti terre alte dell’ovest, dove si narra siano state combattute le guerre più cruente, dove gli inverni sanno essere davvero molto rigidi e dove guidare non fa per gli sprovveduti, soprattutto se ci si addentra nella penisola di Applecross.

Infatti è possibile guidare lungo il fantastico “Applecross drive” attraverso il celebre quanto pericoloso passo di Bealach na Bà, la tortuosa e più alta strada di Scozia, ripida e piena di insidie, ricca di tornanti a gomito e tutt’altro che ospitale per chi decidesse di percorrerla. Lo scenario a valle è quasi sempre avvolto nella nebbia e ti ruba il cuore, facendoti sentire ai confini del mondo. Una volta conquistata la cima, la discesa regala altrettante emozioni attraverso panorami grandiosi tra fiordi, loch e baie solitarie lungo la strada costiera per Shieldaig.

La Scozia riesce a regalare emozioni ovunque si decida di visitarla; il desiderio di scoprire altri paesaggi sterminati e solitari ci esorta a guidare verso la famosa isola di Skye, il cui nome tradotto dal norreno significherebbe “Isola delle nuvole” poiché quasi sempre ricoperta dalla nebbia. Sarà stata forse la fortuna, ma il giorno che l’ho visitata, sull’isola il tempo è stato clemente permettendomi di conoscere uno dei luoghi più affascinanti che abbia mai visto nella mia vita: lo spettacolare Quiraing.

Si tratta di un altopiano di origine vulcanica che si trova nella penisola di Trotternish, modellato da antiche frane che hanno creato un paesaggio di guglie, vallate, scogliere e torrioni suggestivi. Un luogo di una bellezza indescrivibile per la sua conformazione e i suoi splendidi colori, con le sue cime arrotondate di granito rosa, così bello ed emozionante tanto da trascorrere ore e ore ad ammirarlo in silenzio; un posto dove la luce cambia continuamente rendendo il paesaggio ogni volta differente. Sono molti i visitatori che si apprestano a fare lunghi trekking in quest’area ricca di fascino, soprattutto in primavera e in autunno. In fondo è proprio questo che mi spinge ogni volta a scoprire paesaggi e scenari sempre diversi in grado di emozionarmi come fossi una bambina, così piccola dinanzi all’immensità che la natura ci offre.

Testo e fotografie di Luana Jennifer Scalvensi