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Zeng Fanzhi: Near and Far/Now and Then

Il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) presenta “Zeng Fanzhi: Near and Far/Now and Then”, una mostra di nuovi lavori dell’artista cinese Zeng Fanzhi inaugurata in concomitanza con l’edizione 2024 della Biennale di Venezia. La mostra ha luogo all’interno della storica Scuola Grande della Misericordia, dal 17 aprile al 30 settembre 2024, con un allestimento progettato dall’architetto Tadao Ando.

Zeng Fanzhi, Untitled, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth
Zeng Fanzhi, Untitled, 2017, mixed media on paper, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

L’esposizione presenta gli sviluppi più recenti della pratica artistica di Zeng Fanzhi e, per la prima volta, sono esposti al pubblico due cicli di opere recenti dell’artista: nuovi dipinti astratti e opere su carta fatta a mano e trattata con inchiostro, grafite, gesso, polvere d’oro e pigmenti minerali, mai esposte prima d’ora. A co-curare la mostra sono Michael Govan, amministratore delegato e direttore Wallis Annenberg del LACMA, e Stephen Little, curatore Florence e Harry Sloan di arte cinese e capo dipartimento per l’arte cinese, coreana, del sud e del sud-est asiatico.

Zeng Fanzhi, Untitled, 2018, mixed media on paper, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth
Zeng Fanzhi, Non-Self, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

“Le opere di Zeng Fanzhi sono celebrate soprattutto per l’equilibrio tra la maestria tecnica e l’emozione,” dice Michael Govan. “Near and Far/Now and Then fa luce sull’ambiziosa pratica pittorica di Zeng, e l’intervento architettonico di Tadao Ando fa brillare le interconnessioni evidenziate dal nuovo corpus di opere di Zeng.”

Zeng Fanzhi, Nirvana, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

“Nei suoi lavori, Zeng Fanzhi impiega due diversi tipi di materiali: uno spesso e topografico, l’altro sottile e traslucido,” afferma Stephen Little. “Le sue opere sollecitano anche due approcci opposti nella partecipazione dei visitatori – uno distante, l’altro profondamente intimo. Inquadrata nell’insieme delle tradizioni asiatica ed europea dalle quali attinge, questa mostra guiderà i visitatori, con le sue molte tensioni visive, verso una serie di scoperte.”

Zeng Fanzhi, Skull III, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

Opere d’arte esposte. La mostra fa luce sull’ambiziosa pratica pittorica di Zeng di ridefinire l’astratto attraverso esercizi di rappresentazione figurativa, e viceversa. I nuovi dipinti a olio dell’artista sono il risultato di decenni di ricerca sulla teoria del colore, che attinge, sfidandole, alle pratiche impressionista e puntinista, dove le immagini si materializzano solo attraverso l’attenta collocazione di singoli segni di colore. Qui gli strati delle pennellate creano elementi figurativi facilmente riconoscibili da lontano, ma che si dissolvono nella materialità del dipinto a olio se osservati da vicino. Le variazioni di tonalità di un colore cedono il passo a schemi intrecciati di colore, spesso con più di trenta tipi di pigmenti brillanti, in una sola immagine.

Zeng Fanzhi, Lóng Táitóu II, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

L’esposizione fornisce uno sguardo approfondito sulla sua padronanza del medium, della sua tecnica bagnato su bagnato, e dell’enfasi sulla mera materialità della pittura, che definisce il suo lavoro. In un mondo ormai inondato da immagini elaborate digitalmente, Zeng sfida chi osserva le sue opere a riconoscere la superiorità della pittura come arte e mestiere secolare. Le opere su carta fatta a mano danno una nuova direzione al lavoro di Zeng, che combina, con ambizione, le iconografie cristiana, buddista e della pittura dei letterati. Richiamano immediatamente i punti più alti dei paesaggi monocromi a inchiostro risalenti alle dinastie Song (960-1279) e Yuan (1260-1368), rievocando allo stesso tempo le ambiguità dei paesaggi a inchiostro della tarda dinastia Ming e della prima dinastia Qing, eseguiti da pittori quali Zou Zhilin (1574-ca. 1654), Hongren (1610-1663), e Dai Benxiao (1621-1691). Il soggetto si muove con fluidità dal crocefisso alla rappresentazione di rocce e vecchi alberi – simboli, nella cultura tradizionale cinese, di forza, resilienza e longevità. Come i dipinti di Zeng, questi disegni squisiti sfidano consapevolmente ogni categorizzazione, allineandosi con le grandi tradizioni asiatica ed europea.

Zeng Fanzhi, Grottoes, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

Il LACMA. Il LACMA è il più grande museo della costa occidentale degli Stati Uniti, con una collezione di più di 152.000 oggetti che illuminano 6.000 anni di espressione artistica internazionale. Impegnato a presentare una moltitudine di storie dell’arte, il LACMA espone e interpreta opere d’arte da prospettive nuove e inaspettate che sono permeate dal ricco patrimonio culturale e dalla popolazione varia della regione. Lo spirito sperimentale del LACMA è dimostrato dal suo lavoro con gli artisti e intellettuali, così come dalle molte partnership regionali, nazionali e internazionali per la condivisione di collezioni e programmi, la creazione di iniziative pionieristiche e il coinvolgimento di un pubblico sempre nuovo.  Negli anni, il LACMA ha sviluppato un robusto programma di arte cinese attraverso mostre innovative, partnership internazionali e acquisizioni significative. Di recente il museo ha consolidato il suo patrimonio di arte cinese contemporanea.

Zeng Fanzhi, Arhat IX, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

Chi è Zeng Fanzhi. Nato a Wuhan, in Cina nel 1964, si è laureato presso lo Hubei lnstitute of Fine Arts di Wuhan nel 1991. Durante i primi anni della sua formazione Zeng si è immerso nell’arte occidentale, nella filosofia e nelle tecniche del Realismo Socialista del 1985 New Wave Movement in Cina. Questi interessi sono stati determinanti nel permeare le prime serie di dipinti, Meat Series e Hospital Triptychs. Questi primi lavori, tra il 1989 e il 1994, hanno preparato la scena per una pratica pittorica intensamente personale ed espressiva, che documenta un periodo prolifico di sviluppo sociale ed economico della storia cinese. Lavorando sulla scia della rapida modernizzazione e urbanizzazione della Cina, Zeng ha poi rivolto la sua attenzione alle figure presenti nelle industrie che lo circondavano. Ispirate da artisti quali Francis Bacon, Willem De Kooning, Max Beckmann, queste opere, note come le serie Mask e Behind the Mask, si pongono a cavallo tra realismo e immaginazione per rivelare una preziosa riflessione autobiografica e introspettiva sui suoi tempi e un’attenzione meticolosa al dettaglio tecnico, che si fonde con un ricco corpo di ritrattistica e immagini uniche.

Negli ultimi due decenni, Zeng ha familiarizzato di nuovo con la filosofia della pittura cinese tradizionale e in particolare con i lavori che vanno dalla dinastia Wei del nord a quelle Song e Yuan, dal quarto al quindicesimo secolo. Arricchito da questi nuovi interessi, Zeng si è avvicinato ulteriormente all’astrazione. I lavori raggruppati nella serie Abstract Landscape hanno sperimentato quattro fasi evolutive caratterizzate da paesaggi fortemente gestuali, che presentano la stessa energia dinamica della sua
ritrattistica. Queste tele sono attraversate da linee meticolose e calligrafiche, che si fondono, oscurandoli, con gli oggetti leggibili dello sfondo, per indagare la tensione complessa tra natura, mondo animale e umanità.

In parallelo alle sue sperimentazioni con il paesaggio astratto, Zeng ha continuato a sviluppare un linguaggio più sperimentale nello studio dei ritratti: la serie We include facce distorte dipinte a distanza molto ravvicinata, con pennellate ampie e circolari che creano un aspetto frenetico e urgente. Per creare questi dipinti, Zeng usa tutto il corpo, allungandosi su grandi tele per stendere il colore con più pennelli contemporaneamente.

Immagine in copertina: Zeng Fanzhi, Water IX, 2019–23, oil on canvas, © Zeng Fanzhi, photo courtesy of the artist and Hauser & Wirth

Autore

  • Esperto e dinamico professionista con una vasta esperienza in operazioni, di M&A, vendite, marketing e sviluppo del business in vari settori incluso: IT Systems support, Energie Alternative, Publishing e Formazione Professionale. Ha fondato varie aziende ad alto contenuto di tecnologie avanzate nei settori di IT systems support ed energie alternative. Esperienza in ambiente internazionale in USA, Svizzera, Bulgaria e Tunisia. Partecipa attivamente ai beta test di soluzioni innovative nel m...

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