Il Museo della Cattedrale di San Secondiano di Chiusi (SI) ha inaugurato la mostra “Reliquiae: disegni di David Booker”. Si tratta di nuove opere su carta del poliedrico artista australiano, molte site specific, inserite nel percorso museale per creare un continuum narrativo che attualizza il significato della collezione permanente. La mostra resterà aperta fino al 9 luglio 2023.
Durante l’estate 2023 si svilupperà inoltre la seconda parte del progetto, intitolata “Martyres: sculture di David Booker”, in cui saranno le sue opere in marmo ad essere integrate negli spazi esterni della Cattedrale di Chiusi. Le monumentali statue figurative verranno installate in comunione con l’architettura e agiranno da ponte tra spazio pubblico e dimensione individuale per rafforzare il valore della Piazza del Duomo come luogo dove si uniscono storia, architettura e relazioni sociali.
“Il cambiamento nasce dalla cultura, e il potere trasformativo dell’arte si manifesta solo nell’interazione con le persone” spiega David Booker nel chiarire la volontà di coinvolgere cittadini e visitatori in un percorso contemplativo in cui l’arte innesca connessioni di senso tra le persone e i manufatti antichi, gli spazi architettonici ed il paesaggio, trasformando l’esperienza di visita da emozionale a culturale.
La mostra “Reliquiae”, evento anteprima del programma promosso dall’Opera Laicale della Cattedrale di Chiusi per il 2023, offre una cornice concettuale ideale agli incontri in calendario con ricercatori ed intellettuali, tra i quali lo scrittore Giuseppe Conte e il fondatore del Cenacolo delle Arti Lamberto Fabbri. La volontà dell’Opera del Duomo, tra le più importanti Fabbricerie d’Italia, è quella di mettere in relazione il ricco patrimonio archeologico, storico-religioso e artistico della collezione diocesana con personalità della cultura contemporanea capaci di generare pensiero critico e coesione sociale per sostenere la valorizzazione della città di Chiusi e della sua comunità.
David Booker, scultore nato a Melbourne nel 1954, scolpisce a mano nel marmo e nel legno figure e telamoni (sculture maschili impiegate come sostegno strutturale o decorativo). Volumi e cavità si alternano nella ricerca di una forma ideale che si completa soltanto nel rapporto con l’architettura vissuta. Con la stessa sensibilità, nei suoi disegni a matita, si serve di luce ed ombra per disvelare l’inaspettata bellezza dei suoi soggetti: scatole di cartone, pezzi meccanici e materiali di scarto sono protagonisti di veri e propri ritratti, descritti proprio come sono. Così, questi reperti del quotidiano prendono parte ad una narrazione universale, e come reliquie, rivelano il loro significato solo allo sguardo contemplativo che ne riconosce il valore di messaggio.
Tutto il progetto è un invito alla contemplazione dell’arte per trarne nutrimento spirituale e culturale. Racconti e martiri dimenticati, luoghi nascosti, oggetti abbandonati, nei disegni e nelle sculture di David Booker in mostra a Chiusi, tornano protagonisti per accompagnare con la meraviglia della riscoperta, la visita di questo prezioso scrigno toscano.