Dopo l’esposizione “L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin”, che si è chiusa lo scorso febbraio, Palazzo Vescovile di Portogruaro si prepara ad ospitare una nuova ed importante mostra: “La dogaressa tra storia e mito”, aperta al pubblico dal 16 dicembre 2023 al 16 maggio 2024. Un percorso espositivo unico e originale che per la prima volta richiama l’attenzione e fa luce sulla figura della dogaressa, la consorte del doge veneziano, evidenziandone il ruolo e l’importanza ai tempi della Serenissima e che oggi possiamo considerare al pari di una First Lady ante litteram.
La mostra consente di esplorare la venezianità al femminile attraverso un’antologia di significativi episodi estrapolati dalla vita di alcune tra le più celebri dogaresse, spesso importatrici di mode forestiere e resesi promotrici di progettualità imprenditoriali quali, ad esempio, l’impulso dato alla produzione di merletti e a molte altre iniziative innovative e visionarie giunte fino a noi. L’allestimento è dinamico e oltre a importanti opere pittoriche di scuola veneta, tra le quali si annovera il ritratto del Doge Alvise I Mocenigo di Jacopo Tintoretto delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dà spazio a disegni, incisioni, vetri, stoffe, merletti ed altri manufatti della cultura materiale veneta, provenienti dalle collezioni civiche veneziane. “La dogaressa tra storia e mito” offre dunque ai visitatori la possibilità di cogliere quel particolare modo di sentire e di esprimersi che solo una città come Venezia ha consentito nei secoli alle donne, fornendo loro la possibilità di testimoniare la propria intelligenza, lungimiranza e generosità.
Immagine in copertina: Venezia nel 1730, in un dipinto del Canaletto