Vivere una parte della nostra esistenza esplorando gli ambienti e la vita celati nell’elemento liquido può offrire notevoli spunti di riflessione. Fidandoci dei nostri sensi, tramite tra noi e il mondo, finiamo per edificare continuamente una realtà che non è uguale per tutti, ma è semplicemente la nostra personale realtà. I sensi sono il nostro mondo. Guardando sott’acqua, i sensi che ancora funzionano nell’elemento liquido ci offrono spettacoli di rara bellezza, ma percepiamo molto poco di ciò che probabilmente esiste nel mare.
Quel poco è già un’immensità per noi, viventi delle terre emerse, che proviamo con fatica a sbirciare in quel pianeta d’acqua dal quale proveniamo. L’uomo è parte di un sistema complesso, costituito da una notevole varietà di modi di percepire e vivere la realtà. Vivere e percepire la realtà del mondo sommerso rappresenta un affascinante viaggio in una dimensione parallela molto vicina alla nostra, dove l’acqua fa la differenza dando vita a un contesto diverso, denso e avvolgente, e dove la luce si propaga diversamente e possiamo muoverci in assenza di gravità osservando da tutti i punti di vista possibili ambienti e biodiversità, con le loro infinite e mutevoli peculiarità.
Per realizzare le tavole che presento in queste pagine ho dapprima imparato a conoscere i pesci, i più dinamici abitanti dei mari, per poi riprodurne la bellezza di forme e cromatismi. Conoscere i pesci significa innanzitutto vivere parte dell’esistenza sott’acqua e osservare: ore, giorni, mesi, anni, continuamente. Fotografando per prendere appunti sull’estetica e la morfologia, sul dinamismo del nuoto e delle posture. Appunti utili per poi dar vita a illustrazioni che passano dal disegno all’uso del colore, elaborando figure che ripropongono la diversità e la bellezza, per esaltare il valore estetico e morfologico.
Testo e illustrazioni di Francesco Turano