Residenza di principi e nobili
Sita nel quartiere Nomentano, Villa Torlonia è la più recente delle ville nobiliari romane. Di proprietà della famiglia Torlonia, che nell’Ottocento sistemò la tenuta in modo da renderla all’altezza delle altre ville principesche, divenne residenza di Mussolini dal 1925 al 1943. Acquistata dal Comune di Roma nel 1977, attualmente è un parco pubblico e i suoi edifici storici occupano i musei di Villa Torlonia.
Camera dei poeti e degli artisti italiani
Questa sala, dall’architettura in stile gotico dipinta da Giovan Battista Caretti per creare prospettive e sfondati, ospita 32 medaglioni che ritraggono personaggi celebri. Tali dipinti sono opera di Pietro Paoletti nel consueto stile neo-rinascimentale. Compare anche Carlo Torlonia, il fratello di Alessandro morto prematuramente, la cui effige sostituì quella di Giorgio Vasari.
La Camera di Psiche
Così denominata per i sette riquadri dipinti a tempera da Pietro Paoletti e inseriti nella volta a padiglione che narrano la storia di Psiche culminante con la scena di Mercurio che introduce psiche al cospetto di Giove. Il ciclo è ispirato agli affreschi raffaelleschi della Farnesina e nel periodo compreso tra Rinascimento e fine Ottocento era tra i soggetti preferiti per abbellire gli interni delle residenze nobiliari.
Diana cacciatrice
La statua di Diana cacciatrice, acefala, in marmo di Carrara, è di Ercole Dante, ricollegabile alla scuola del maestro danese Thorvaldsen. Molto interessante e problematica è la Testa di donna, ritrovata nei sotterranei del Teatro del 1997, probabilmente proveniente dallo studio Cavaceppi.
Sala di Bacco
È una delle sale più ricche e fastose del Palazzo, interamente affrescata con le Storie di Bacco, le Stagioni e i tre Continenti da Francesco Podesti, all’interno di una struttura decorativa a grottesche con inserite testine e minuti paesaggi dipinta da Giovan Battista Caretti. Il pavimento ha al centro un mosaico policromo con Ercole bambino che strozza i serpenti.
La Camera Egizia
Questa sala testimonia l’eclettismo che domina in Villa Torlonia. I tre grandi riquadri storici, ai quali si aggiunge un quarto con la personificazione del Nilo, sono pitture murali realizzate da Luigi Fioroni ed inserite in una complessa decorazione a geroglifici riproposta anche sulle porte. Nel pavimento sono inseriti due riquadri a mosaico con gli episodi riguardanti gli incontri di Antonio e Cleopatra.