La trasposizione televisiva della famosa serie del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri,
coronata da un incredibile successo, ha permesso al grande pubblico di conoscere ed amare il sanguigno personaggio nato dalla penna del noto scrittore e regista. Ma non è unicamente l’uomo ad aver incantato lo spettatore quanto la suggestiva cornice che fa da sfondo agli eventi narrati. È la Sicilia di Montalbano/Camilleri, una tavolozza di colori, profumi e suoni che sembra emergere con prepotenza dai suoi racconti, quella delle antiche ed incorrotte tradizioni, con il suo idioma musicale e i personaggi pittoreschi attinti dalla vita reale. Un patrimonio culturale che non ha eguali e affonda le sue radici in paesaggi da sogno in cui la natura opulenta e selvaggia la fa ancora da padrone, sfuggendo con prepotenza ai tentativi di dominio da parte dell’uomo. Ed ecco sgorgare dalle pagine vergate con un linguaggio a tratti ostico, a tratti ironico o drammatico nella sua crudezza, le incantevoli bellezze di cui l’isola abbonda, il profumo del suo mare e i sapori dei suoi cibi.
Incuriosita dalle meraviglie che sfilano davanti allo sguardo incantato dello spettatore/lettore, sono andata alla ricerca dei “luoghi di Montalbano” che hanno sede in ogni angolo della Sicilia, ma in particolare nel versante sud-orientale che ha dato i natali all’autore. E così, percorrendo la provincia di Ragusa sono giunta a Vigata, cittadina immaginaria in cui sono ambientate le vicende del commissario Montalbano. Ho visitato la casa di Marinella, a Punta Secca, con il faro che fa da muto testimone alle vicende umane narrate. Passeggiando sul lungomare mi sono imbattuta nel pittoresco ristorante “da Enzo”, teatro delle memorabili “mangiate di pesce” del Commissario Montalbano.
A pochi chilometri dalla spiaggia di Marinella ho potuto visitare il Castello di Donnalucata, regno di don Tommasino Sinagra, il capofamiglia di una delle potenti cosche che si contendono il dominio del territorio.
La sede del commissariato si trova a Scicli, grazioso paesino del ragusano in stile barocco. Molte scene sono girate a Modica, un intrico di splendidi vicoli e scalinate abbarbicati alla montagna che si aprono all’improvviso svelando superbi panorami. Da Modica mi sono spinta fino a Ibla, la parte antica di Ragusa, dove si trova il circolo culturale in cui il coriaceo ed irascibile dottor Pasquano trascorre il tempo libero giocando a carte.
Oltre a questi consueti scenari molti altri scorci suggestivi della Sicilia fanno da sfondo agli episodi della fortunata serie. Ogni episodio è un inno alla bellezza e alla varietà del territorio siciliano in un’alternanza di antico e moderno, di tradizione e modernità che esalta l’unicità dell’isola e dei suoi abitanti quale riconoscente omaggio dello scrittore alla terra natia.
Testo e fotografie di Carmela Gentile
Foto di copertina: www.visitvigata.it