Un auspicio di ritorno alla normalità. Questo è il messaggio che porta con sé la diciottesima edizione del Festival d’Autunno, la kermesse ideata e diretta da Tonia Santacroce e ormai entrata a tutti gli effetti – e non solo per ragioni anagrafiche – nella lista degli eventi storicizzati. Traguardo, quello della “maggiore età”, che si sarebbe dovuto celebrare lo scorso anno se l’emergenza sanitaria non avesse bloccato qualsiasi forma di spettacolo e di socialità in genere. Sarà forse per questa ulteriore ragione che l’edizione 2021 assume un valore particolare: non solo il piacere di assistere dal vivo agli spettacoli, pur con le giuste limitazioni imposte dalle norme di sicurezza, ma anche un significato di rinascita colmo di speranza e bellezza.
Ecco allora che il Festival d’Autunno si presenta alla grande: dieci giornate, dal 17 al 26 settembre, in cui i principali luoghi della cultura di Catanzaro saranno interessati e coinvolti da eventi che spaziano dalla musica al teatro, dal balletto al salotto culturale. Un’offerta variegata che offre risposte alla altrettanto variegata domanda di cultura, di spettacolo, di intrattenimento che proviene dal pubblico. Da qui il “sottotitolo” della kermesse, che non a caso parla di “ContaminAzioni”.
Il teatro Politeama, il chiostro del San Giovanni, piazza Prefettura, Villa Margherita, il Parco della Biodiversità mediterranea – luoghi simbolo del capoluogo calabrese – diventano il palcoscenico su cui si alternano artisti e spettacoli di qualità (per i dettagli, si veda il cartellone allegato). Alcuni degli eventi sono una produzione originale del Festival, presentati in prima nazionale. Inoltre si è voluto dare spazio anche a dibattiti e masterclass, per restituire alla manifestazione una funzione ancora più inclusiva e ricca di contenuti. Infine, l’organizzazione di tour esperienziali offre l’opportunità di partecipare ad escursioni per conoscere o approfondire alcuni luoghi importanti del territorio calabrese come l’insediamento rupestre di Zungri, Mongiana e Serra San Bruno, Gerace e il MU.SA.BA. di Mammola, il fiume Lao per un adrenalinico rafting.