Dopo 10 anni di amministrazione straniera, alleata e jugoslava, il 26 ottobre 1954 la città torna italiana.
Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale avvenimenti epocali si susseguirono velocemente colpendo in modo inesorabile quei territori di confine. Trieste nel 1943 subì dapprima l’occupazione nazista e successivamente non poté far nulla neanche quel 1° maggio 1945 quando sulla città arrivarono i partigiani comunisti jugoslavi di Tito. Iniziavano così quei dolorosi mesi in cui la bandiera jugoslava con la stella rossa sventolava sui palazzi cittadini. Successivamente in città entrarono le truppe alleate. L’occupazione durò fino a giugno 1945 quando, a seguito di un accordo sottoscritto tra Tito e gli alleati anglo-americani a Belgrado, in attesa della conferenza di pace, il territorio giuliano venne diviso in due parti: una denominata Zona A, sotto il controllo di un governo militare angloamericano comprendente Gorizia, Trieste e l’enclave di Pola, e una denominata Zona B in cui ricadeva una buona parte del territorio della Venezia Giulia, sotto il controllo della Jugoslavia. Nasceva così la Linea Morgan.
L’anno decisivo fu il 1953 quando, sconfitto alle elezioni Alcide De Gasperi, venne formato un governo monocolore democristiano a guida Giuseppe Pella. Così, alle continue minacce di Tito di occupare Trieste, il governo Pella rispose con la mobilitazione di reparti dell’Esercito sulla frontiera orientale. A questa fermezza dimostrata dal governo italiano, gli anglo-americani, l’8 ottobre 1953, dichiararono di voler lasciare l’amministrazione della Zona A all’Italia. A seguito di quella vittoria diplomatica, il 14 ottobre scesero in piazza i ragazzi triestini che, nonostante le minacce ancora una volta di invasione da parte di Tito ed il divieto delle autorità militari di esporre il tricolore, mostrarono dignità e fermezza imbandierando di tricolori la città, in una notte che a Trieste viene ricordata come la Notte del Tricolore.
All’inizio del 1954 ebbero inizio le trattative a Londra, a tavoli separati con la Jugoslavia, per trovare una soluzione alla questione. Trieste ritornò all’Italia il 26 ottobre 1954, quando ancora una volta le navi della marina militare italiana attraccarono nel porto ed i bersaglieri raggiunsero, via terra, le strade cittadine salutati da migliaia di triestini.
di Salvatore Scalise – politologo