Il primo Bosco in Verticale: una nuova concezione dell’edificio urbano
In questi ultimi 20 anni la progettazione di nuovi edifici si è completamente rinnovata attraverso nuove forme, nuovi materiali, nuove funzioni. Una grande “rivoluzione” è venuta dallo Studio Boeri Architetti che a Milano ha realizzato il primo Bosco in Verticale, aprendo le porte ad una nuova concezione di architettura. Il Bosco in Verticale infatti, non è un avveniristico edificio ma “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”. Questa nuova architettura non pone al centro l’uomo ma il rapporto tra l’uomo e la natura. Il risultato, che possiamo ammirare nell’area Porta Nuova è costituito da due torri alte 80 e 112 m che ospitano circa 800 alberi. Il dato che più stupisce è che la vegetazione di questi edifici equivale a 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Il successo del Bosco in Verticale: dall’Italia alla Cina
Le caratteristiche – tra innovazione e impatto ambientale – del Bosco in Verticale hanno portato importanti riconoscimenti: l’International Highrise Award del Deutschen Architekturmuseums di Francoforte (2014) e il CTBUH Award come miglior edificio alto del mondo, del Council for Tall Building e Urban Habitat dell’IIT di Chicago (2015). Questo nuovo concept di edificio è stato commissionato allo studio Boeri Architetti anche in Cina e sarà inaugurato nel maggio del 2021 . Il primo Bosco Verticale – Nanjing Vertical Forest – realizzato in Asia, nel Distretto Ninjing Pukou, a 300km da Shanghai, ospiterà complessivamente 27 specie vegetali autoctone, 600 alberi di grandi dimensioni, 200 alberi di taglia media e oltre 2.500 tra arbusti e piante ricadenti. A livello ambientale: la riduzione delle emissioni di CO2 sarà di circa 18 tonnellate, e saranno prodotte fino a 16,5 tonnellate di ossigeno ogni anno.
Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex
Un altro incredibile complesso di edifici come il Bosco in Verticale, sta prendendo forma nella città di Huanggang, nella provincia di Hubei (a circa 80 km dalla città di Wuhan ). Si tratta dell’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex, un’esteso complesso di edifici (che occupano una superficie di 4,54 ettari), destinati a diventare residenze, hotel, spazi commerciali e uffici. Sarà uno spazio tra verde ed innovazione che comprenderà cinque torri, due delle quali destinate alle abitazioni, e progettate come Boschi Verticali. Con questo colossale progetto lo Studio Boeri Architetti ha fatto un ulteriore passo in avanti. Le due torri residenziali sono infatti un nuovo prototipo di Bosco Verticale a livello architettonico: i prospetti avranno elementi a sbalzo che gli conferiranno una dimensione diversa del movimento – sicuramente qui più marcata.
L’intervento, così disegnato, permette un’eccellente visione delle facciate alberate, valorizzando l’esperienza sensoriale della foresta e integrando il paesaggio vegetale alla scala architettonica. Studio Boeri Architetti
Nel Novembre 2020, a Huanggang, una gru ha sollevato al venticinqueesimo piano, a 90 metri da terra, il primo albero dell’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex. Si tratta di un esemplare di Osmanthus fragrans, specie nativa dell’Hubei, a cui si aggiungeranno, per ogni torre, altri 395 alberi, 3.600 arbusti e 12.000 perenni. L’inaugurazione dei due Boschi Verticali avverrà a febbraio 2021. Alla base di questo articolato progetto, c’è la volontà di offrire una nuova esperienza di vita tra fruizione dell’area urbana e integrazione del verde verso una nuova visione di città sostenibile in cui la natura è parte integrante.
di Rebecca Pedrazzi – storica dell’arte; Foto: © Studio Boeri Architetti