Lo Spazio Kryptos in Porta Venezia a Milano ospita la personale di Aliona Cotorobai, Il giardino segreto, a cura di Vera Agosti, dal 25 gennaio al 4 febbraio 2022.
Il titolo ricorda il celebre romanzo per ragazzi della scrittrice anglo-americana Frances Hodgson Burnett del 1910, divenuto un classico. È la storia di formazione di due fanciulli, che accudiscono un giardino nascosto, circondato da mura e divenuto inaccessibile, a causa di un tragico incidente passato. Per Aliona Cotorobai, dall’animo schivo e riservato, il giardino segreto rappresenta il suo universo interiore, dove in solitudine, con attenzione, costanza e dedizione, porta avanti da anni la sua ricerca artistica, tra figurazione e astrazione, con la natura che non per nulla è la protagonista assoluta dei suoi dipinti.
Il giardino raffigurato dalla Cotorobai è lussureggiante, un’esplosione di colori, i verdi arditi, i rosa, i rossi e i gialli dei fiori. La figura umana spesso vi si perde, come fagocitata dal verde, divenendo tutt’uno con il paesaggio, nascosta tra gli strati di colore. Ogni elemento è legato all’altro da un sottile filo invisibile, un legame che permette alla pittrice di passare dal figurativo all’astratto e viceversa, immaginando la forma disfatta in mille pennellate. L’artista trova consolazione e motivo di rigenerazione nella natura. Come sosteneva la scrittrice e poetessa inglese Stella Gibbon: “i fiori e la solitudine e la natura non ci deludono mai, non chiedono nulla e ci confortano sempre”.
La Cotorobai studia Giotto, Pieter Paul Rubens, Francisco Goya, i Preraffaelliti, gli Impressionisti, Francesco Hayez, Michail Aleksandrovič Vrubel’, Nicolai Fechin… Tra i riferimenti più contemporanei ricordiamo Joan Mitchell, Willem de Kooning, Richard Diebenkorn, Cecily Brown. La personale si colloca come un’ideale prosecuzione della mostra Ombra di rosa, a cura di Vera Agosti, ospitata presso la storica Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, nel mese di giugno del 2021, in cui si alludeva simbolicamente al fiore e al colore, che come un’ombra leggera velava ogni dipinto facendo da lirico sottofondo a tutte le opere realizzate. Per la nuova esposizione sono state prodotte sette tele nuove e inedite, che approfondiscono con successo il passaggio poetico verso l’astrazione. Durante il lockdown, il suo dipinto Giardino milanese è stato inserito nella collettiva on-line Save humanity, dallo stesso critico d’arte che la segue da molti anni.
Aliona Cotorobai (1976, Moldova) studia pittura al Collegio d’Arte. Dopo il diploma si laurea all’Accademia di Belle Arti di Chișinău, Repubblica Moldova e segue nella stessa istituzione un master di due anni. Insegna poi all’Accademia d’Arte e le viene riconosciuta la Cattedra di Arti Decorative. Dal 2007 si trasferisce in Italia, a Milano. La sua ricerca artistica si rivolge verso due soggetti classici: paesaggio e ritratto, in bilico tra figurazione e astrazione.