Paul Brouns (1967) è un fotografo olandese che vive e lavora vicino ad Amsterdam. Osservatore attento del mondo urbano, è attratto dalla poesia astratta e ritmica degli edifici e delle facciate in particolare. Si concentra solo su elementi particolari dell’architettura, come il “ritmo” delle finestre e il colore delle superfici delle pareti.
Di proposito Brouns lascia fuori dalla sua attenzione e dal suo obiettivo tutto ciò che insiste attorno agli edifici, per cui il suo focus è completamente diretto alle pareti. Ogni fotografia racconta una storia diversa a motivo delle caratteristiche peculiari dell’edificio, combinate con la luce e i dettagli del momento specifico in cui l’immagine viene catturata. Ma durante tutto il lavoro c’è sempre un’intensa concentrazione ritmica. Molte delle composizioni fotografiche di Paul Brouns sono costruite su sezioni isolate di architettura che vengono duplicate, a volte ruotate o trasformate in altri modi. La realtà alternativa che emerge da questa trasformazione, mostra più puramente il fascino ritmico per il soggetto.
Nella serie “Arazzi urbani” le facciate sono catturate frontalmente, riempiendo l’intera composizione quadrata. Gli elementi che contano, per la loro semplicità e profondità ridotta, sono il ritmo, il colore e la luce sulle superfici. In questo modo la piattezza fotografica di un’immagine stampata su carta (o mostrata su uno schermo piatto) è molto simile al soggetto che rappresenta, anch’esso prevalentemente piatto. Quando si osservano le diverse immagini di questa serie, le si potrebbe persino vedere come modelli della superficie della città. Come toppe che, nel loro insieme, potrebbero formare la trapunta del mondo urbano, visto, curato e plasmato da Paul Brouns. Ma a Paul piace anche guardare alle singole composizioni di pareti come se fossero arazzi che hanno la propria espressione e storia individuale. A volte la composizione quadrata – piena di intensità ritmica – esiste già nella realtà, ma deve ancora essere isolata dalla sua realtà rettangolare in un nuovo ordine quadrato. È il caso di immagini come Summer Song (una casa a Milano), Mondrianesque (un hotel a Londra) e Prime Directive (un edificio per uffici a Dusseldorf, in Germania).
Paul Brouns, Mondrianesque (Londra, Regno Unito) – Questa è la facciata originale di un hotel a Londra. “I bianchi immacolati con belle suddivisioni orizzontali in dettaglio mi hanno immediatamente ricordato il pittore olandese Mondrian, e questo è stato ulteriormente sottolineato dai colori primari (rosso e blu) nelle finestre. Il mio modo di rendere omaggio a un grande e stimolante artista”.
In altri lavori fotografici, le sezioni dei dettagli architettonici vengono utilizzate per costruire una nuova realtà immaginata. Ad esempio, Red & Orange Variations è stato creato da una serie di facciate di una scuola alta solo un piano. Nella nuova composizione l’edificio si trasforma in un dinamico labirinto di campi di colore sovrapposti e infissi.Anche se la manipolazione fa parte della sua “tavolozza” fotografica, Paul Brouns non esagera nel rimodellare e ricolorare l’edificio originale. Ciò che considera importante nel suo lavoro è che l’ordine architettonico e la bellezza delle combinazioni dei dettagli tocchino la sua anima in modo molto profondo. E quella scintilla dovrebbe essere mantenuta con tutto il rispetto dell’edificio originale. L’immagine Red & Orange ne è un buon esempio: la sovrapposizione delle forme e la variazione dei colori giallo, rosso e arancione esisteva già nella scuola a un piano, ma si sperimentava solo camminando intorno all’edificio e notando la bellezza del suo variazione.
Dalla serie Urban Tapestries, è stata sviluppata una nuova serie in corso: Fire Escapism. Quando ha visitato New York, alla fine del 2019, Paul Brouns è rimasto gradevolmente colpito dalle caratteristiche scale antincendio che di solito sono in bella vista sul lato della strada di molti edifici residenziali americani. In questi “arazzi” le scale ripetute digitalmente formano uno strato ritmico in più davanti alle facciate reali e questa serie sta diventando altrettanto varia. Le combinazioni di colori possono essere molto sorprendenti, così come gli stili architettonici dietro. In un certo senso si può considerare questa nuova serie come un tributo alla città di New York. E oscilla come musica jazz!
di Fabio Lagonia – elaborazioni fotografiche di Paul Brouns