Ugo Nespolo, uno dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea, espone fino al 18 giugno 2022, alla Galleria Trifoglio Arte di Chieti con la personale intitolata “Back to the future”. Artista eclettico, vulcanico, mai scontato che unisce un insaziabile appetito artistico e intellettuale alla grinta di chi ama fare le cose a modo suo. Un vero intellettuale a 360 gradi: pittore, scultore ceramista, designer, regista, filosofo, semiologo scrittore e tanto altro ancora.
I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenta da sempre una sorta di marchio di fabbrica. Negli anni Sessanta Ugo Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione: il cinema, in particolare quello sperimentale di artista. Ai suoi film hanno dedicato attenzione alcune rassegne e istituzioni culturali come il Centro Georgeus Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, il Museo del Cinema di Torino. Negli anni Settanta vince il prestigioso Premio Bolaffi, realizza il Museo, un quadro di dieci metri di lunghezza che segna l’inizio di una vena mai esaurita di rilettura scomposizione/reinvenzione dell’arte altrui sperimentando anche nuove tecniche. Gli anni Ottanta rappresentano il periodo americano; Nespolo trascorre parte dell’anno negli States: le strade, le vetrine, le luci e le insegne pubblicitarie divengono protagoniste dei suoi quadri. In questi anni si accumulano le esperienze nel settore dell’arte applicata: Nespolo è fedele al dettato delle avanguardie storiche di portare arte nella vita.
La sua arte si presta cosi alle illustrazioni per bambini, alle tele cinematografiche, alle strade americane, agli interni dei musei, collabora con la Rai per la quale realizza video- sigle e con agenzie pubblicitarie; numerose sono le sue collaborazioni con la Campari, la Piaggio, la Caffarel. Nei decenni a seguire affianca alle sue opere numerose attività, l’impegno nel teatro, realizza scene e costumi, il Palio della Giostra della Quintana di Foligno, di Ascoli Piceno ed il drappellone del Palio di Siena. Nel 2003 la maglia rosa ed il poster ufficiale del Giro d’Italia e tantissimo altro ancora. L’artista lavora attivamente a Torino.