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Editoriale 1/MMXXI

Con «Globus» vorremmo riuscire, o almeno contribuire in parte, a stimolare sogni di bellezza attraverso l’esplorazione, la scoperta o la riscoperta di luoghi, storie e popoli, la ricerca e la conoscenza di ciò che l’ingegno umano è in grado di produrre. Da qui abbiamo pensato che il sottotitolo più adeguato per accompagnare questo nuovo progetto editoriale  dovesse ricomprendere quei simboli, naturali e culturali, con cui quotidianamente interpretiamo la complessità della vita e con i quali ci relazioniamo fra di noi in quanto persone: immagini, parole e suggestioni dal mondo.

Per la copertina di questo primo numero – un dettaglio della Den Norske Opera di Oslo – abbiamo scelto uno scatto del tedesco Karsten Thormaehlen, uno dei più apprezzati fotografi al mondo, il quale sembra avere un “obiettivo” volto ad un approccio artistico-sociologico. In questo caso il suo intento è trovare relazioni tra i segni dell’architettura e la bellezza, secondo un concetto amato e stilato dal grande architetto Walter Gropius che assegna il titolo onorifico di “bello” solo quando vi è perfezione nella forma, nel  colore e nell’armonia ben equilibrata. Estendendo tale concetto ad ambiti più arditi, spingendoci nei territori della metafisica, potremmo aggiungere che la bellezza, ovunque rintracciabile, va oltre la sensazione, oltre l’estetica, oltre l’emozione del momento: ci indica altro, qualcosa di più importante, che spesso trascuriamo di vedere. È una dimensione certamente più ampia, più aperta.

Fabio Lagonia

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