Nell’ambito della sesta edizione della rassegna “Profeti in patria – Cammini d’artista a Montecchio Emilia”, è stata allestita la mostra dedicata agli artisti Massimiliano Galliani e Michelangelo Galliani, denominata “Hybris”.
L’esposizione, a cura di Alberto Zanchetta, sarà visitabile nella cittadina emiliana fino al 27 marzo al Castello Medievale e a Casa Cavezzi, sedi museali collegate idealmente da alcune sculture di Michelangelo Galliani, posizionate in luoghi simbolici di Montecchio Emilia.
Inaugurato nel 2015 e sostenuto nel 2021 anche dal contributo della Regione Emilia Romagna, il progetto “Profeti in Patria” è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per permettere ai cittadini di conoscere ed entrare in contatto con gli artisti che operano nel territorio.
La mostra “Hybris” comprende una cospicua selezione di sculture di Michelangelo Galliani e di disegni, opere grafiche e pittoriche di Massimiliano Galliani, prematuramente scomparso nel 2020. Il titolo dell’esposizione allude alla naturale predisposizione di ogni artista all’eccezionalità e alla dismisura, oltre le regole precostituite, senza vincoli.
«Massimiliano – scrive il critico d’arte Alberto Zanchetta – si affida principalmente all’arte del lapis. La linea serpentina del disegno è erratica ma al contempo circolare, destinata a perdersi e a riprendersi all’infinito; accade nei percorsi d’acqua del ciclo “Vita” e nelle craquelure de “Le strade del tempo” ispirate ai capolavori di Leonardo da Vinci e Rogier van der Weyden. Come pochi altri artisti della sua generazione, Massimiliano Galliani ha concepito il disegno come un sismografo del pensiero; non si è limitato ad assecondare il rit[m]o chiaroscurale del segno, ha semmai deciso di avvicendare e avvinghiare il tratteggio affinché la tecnica del trompe-l’œil corrispondesse a un sapido gioco metalinguistico. Nasce così la serie “disegno E matita” in cui lo strumento di lavoro concorre a legittimare i soggetti, mentre nel ciclo successivo, “Attraverso”, il lapis irrompe sulla scena, perforando idealmente il supporto cartaceo.»
«Non diversamente – continua sempre il critico d’arte Alberto Zanchetta – Michelangelo compie un’intima rielaborazione degli elementi che affollano lo sguardo e la memoria, riattiva cioè l’esperienza estetica del “frammento”. Le sculture di Michelangelo Galliani sono sintesi estetiche – teste, torsi, gambe – che raggiungono un’evidenza più vera del vero, magnifica e terrifica al contempo. La manipolazione del marmo offre al nostro sguardo una metafora/metamorfosi della natura e dell’uomo che si mescola a richiami alchemici e cosmogonici. Michelangelo evoca processi di trasformazione che inducono a considerare le proprie sculture come corpi sublimi[nali]. Corpi che forse non appartengono a questo mondo, bensì a una moderna mitologia, o più probabilmente a una nuova logica del mito».
Parallelamente al progetto di “Profeti in patria”, il Comune di Montecchio Emilia ha stipulato una convenzione con l’Associazione culturale “ArtMacs”, nata a Montecchio Emilia nel dicembre 2020 con lo scopo di tutelare e diffondere la conoscenza dell’opera artistica di Massimiliano Galliani, sostenendo la nascita del Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35, dedicato al disegno e alla ricerca visiva emergente. Vincitrice della prima edizione – organizzata in partnership con la fiera d’arte ArtVerona – è stata la giovane artista messicana Fernanda Carrillo, rappresentata da A Pick Gallery di Torino. Oltre al premio-acquisto conferito dall’Associazione, il Comune si è impegnato ad acquistare un’ulteriore opera dell’artista e ad ospitare successivamente una sua mostra personale presso gli spazi espositivi di Casa Cavezzi.
Immagine in copertina: Massimiliano e Michelangelo Galliani. Hybris, Castello Medievale, Montecchio Emilia, installation view. Ph. Valter Ferrari