In un accostamento decisamente suggestivo, Food Design Stories (progetto dedicato alla promozione del design indipendente Made in Italy), mercoledì 27 novembre 2024, presenta al TDH Tricolore Design Hub di Milano le opere di ventotto designer del gioiello contemporaneo in un’inedita tavola delle meraviglie: “Il Gioiello è servito”.
Sandra Faggiano e Caterina Misuraca, da dieci anni insieme, si occupano di eventi in cui – come sintetizza bene il nome del concept, Food Design Stories –, al centro dell’indagine ci sono sempre storie di design che hanno a che fare col cibo, non solo per affinità di materiali e forme o per funzione, ma sopratutto perché il “cibo” è innanzitutto “cibo per la mente”. Infatti ogni “storia di design” raccontata da Food Design Stories è l’insieme delle idee, delle visioni e dei sogni di un singolo designer, messi letteralmente “a tavola” con altri artisti, in un convivio di saperi, di bellezza e di opportunità.
Faggiano e Misuraca, che hanno curato e organizzato l’evento in collaborazione con Ghénos Communication presso TDH Tricolore Design Hub, sottolineano che «è la prima volta in cui la nostra tavola delle meraviglie ha come focus il gioiello. Abbiamo affrontato la selezione dei brand seguendo il nostro istinto e la nostra idea di tavola. Ci siamo innamorate dei dettagli di ogni pezzo scelto. Per noi i dettagli sono essenziali. Del resto in cucina e nel design sono proprio i dettagli i segreti vincenti dei progetti. Quindi la scelta che abbiamo fatto con cura e rigore come sempre, racconta la nostra visione. Racconta il nostro viaggio, in questo meraviglioso mondo del gioiello contemporaneo, dove abbiamo incontrato storie poetiche e bellissime che siamo felicissime di mettere insieme a tavola».
«Entrambe amiamo viaggiare e per noi, ogni volta, realizzare una tavola delle meraviglie è di fatto un vero e proprio viaggio lungo tutta la penisola italiana. Abbiamo registrato un fermento vitale e speciale intorno al gioiello contemporaneo: dal minimalismo assoluto delle forme alle esplosioni di possibilità di architetture e materiali. Abbiamo preso spunto da tutte queste declinazioni e la tavola in mostra a Milano il 27 novembre è il frutto di tutto questo appassionante lavoro di ricerca».
Il valore dei singoli pezzi non è solo nella materia di ognuno, quanto piuttosto nella immensa bellezza e nel coraggio progettuale con cui ognuno riesce a rompere schemi, sognando nuove (indipendenti) prospettive.
Sei le aree tematiche, per ventotto nomi del design:
SCULTURE INDOSSABILI, in brindisi di cristalli – leggere ed eteree come quelle di Laura Volpi; in legno di vite e nodose come i tormentati di Egon Schiele quelle di Gisella Ciullo; imponenti come quelle che Ellence definisce body ornament; come reti d’ispirazione tra Kandinskij, Mirò e Bauhaus quelle di Lora Nikolova; fluide, libere e glamour come le creazioni di Mikky Eger.
ARCHITETTURE APPARECCHIATE – di Elle Santi, tutte da indossare per una vera esperienza estetica e sensoriale; di porcellana e metalli quelle di Elisabetta Nevola creano prospettive dinamiche ed inaspettate; di pattern urbani, di istantanee tra forme e colore quelle di Giulia Savino; dal design cinetico, passando per la magia persiana, quelle di Mariam Mousavi Jewelry WELRY.
PORTATE DI SURREALISMO – grazie all’immaginario di Simona Frigerio, fatto di gioielli onirici ed animali fantastici in ceramica; di sofisticate libellule d’acciaio create dall’infinita grazia delle mani di Laura Visentin; con i poetici metalworks di creature in metamorfosi di Sabrina Formica; con le metafore di metallo di Phalèna Atelier, tra flora, fauna immaginaria e illustrazioni.
MISE-IN-NATURE – nella delicatezza delle creazioni di bronzo e pietre di Fumè Gioielli; perché “ci vuole un fiore” negli ornamenti emozionali de La Jolie Demoiselle; in equilibrio tra artigianalità e tradizione nelle Foglie di Puntonovegioielli; nelle Gocce “d’emozione e di pioggia” d’argento 925 di LAB.O.925.
MATERICAMENTE – tra cristalli di zucchero resinato e seta i gioielli contemporanei di Annamaria Pavone; in bioceramica di gusci d’uovo le Coccole di Patrizia Giachero; nei bijoux perfettamente imperfetti di Marialuce Procacci in cui convivono armonicamente ciottoli, resina e swarovski; nel respiro delle creazioni di conchiglie e legni di lago de La Loba che soffia nell’anima; tra i 300 nodini di macramè in cotone egiziano e ceramica di Harmonia Studio Italia; di colla, foglie d’argento e seta riciclata di Giulia Calzaretti, alla ricerca di luce, spazio ed empatia; nelle innovative ed uniche bioplastiche da indossare dell’artigiana tecnologica CA_LAB; fino ai gioielli di Fiorediloto Gioielli che viaggiano tra il botanico ed il mitologico, passando per un mix di stampa 3D con metalli preziosi.
ONCE UPON A TIME – nelle creazioni di Glix Atelier che sembrano danzare e avvolgere i corpi che le indossano, muovendosi tra gusto attuale e retrò; nei raffinati fili preziosi intrecciati ai sogni nel cassetto di Lucia Colombo; nell’eleganza tra tessuti e provocatori scintillii da indossare di Lorella Cavallo.