Il pianto dei vulcani è la mostra personale del giovane artista italiano Giuliano Macca, accompagnata da un testo di presentazione di Ferzan Özpetek. Sarà visitabile fino al 5 febbraio 2022 alla Von Buren Contemporary di Roma. Per questa inedita collezione di dipinti e disegni, Macca si è ispirato all’immagine imponente del vulcano: l’artista proviene dalla Sicilia, isola del fuoco e dell’acqua, dominata da vette vulcaniche, ma allo stesso tempo terra immersa nell’acqua. Sono questi contrasti, l’incessante bruciare e spegnere, che fanno da sfondo palpitante alle sue ultime creazioni.
Guardando attentamente i suoi dipinti, si capisce che sottendono anche un’antica percezione della montagna, quando le montagne erano viste come al di fuori del mondo civilizzato, come “selvagge”, ma anche come le prime dimore dell’umanità, i luoghi di nascita degli eroi e come luoghi privilegiati di capovolgimenti e metamorfosi. Questi rimandi ancestrali sono tutti presenti nelle nuove opere di Macca, permettendogli di creare un mondo avvolgente, sospeso al di fuori del tempo e dello spazio.
[…] è nella sua evocazione della debolezza del vulcano, la sua solitudine, le sue lacrime, che Macca ci restituisce una nota nuova e lacerante. I suoi soggetti, mentre si crogiolano nelle acque ai piedi di montagne infuocate, non sono altro che lo specchio della fragilità di un gigante che può sì sprizzare fuoco e furia, ma in realtà sta preparando il palcoscenico per la propria morte solitaria.» (Ferzan Özpetek)
Giuliano Macca nasce a Noto in Sicilia nel 1988. Intraprende i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove consegue la laurea in pittura. Il suo approccio alle arti visive avviene inizialmente attraverso il mondo della Street Art e nel 2016 la sua performance artistica Ti aspetto su altri Pianeti viene presentata al MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove) di Roma. Nel settembre 2018 inaugura la sua prima personale presso la galleria romana Mirabilia Art Gallery e alla fine dello stesso anno entra a far parte del team di artisti di Michele von Büren nella sua galleria Von Buren Contemporary, all’epoca RvB Arts. Nel 2019 Macca tiene la sua mostra personale Cuori di cristallo da RvB Arts e poi partecipa alla collettiva Dissolvenze al Museo Diocesano di Padova. Nel settembre 2020 inaugura la mostra La solitudine degli angeli a cura di Vittorio Sgarbi presso Etra Studio Tommasi. Nel dicembre dello stesso anno, nel periodo di difficoltà legato alla pandemia Covid-19, è la volta della visionaria rappresentazione a Castiglion Fiorentino, L’Abbraccio, che rappresenta un passionale abbraccio stampato su carta calpestabile che copre una superficie di 1200 mq ai piedi della rinascimentale Torre del Cassero. Entra a far parte della galleria Gowen Contemporary di Ginevra esponendo per la prima volta a novembre 2021, nella mostra collettiva Escape Line II Drawings and Sculptures, con Efesto, un’installazione di 5 mq che rappresenta il dio del fuoco adagiato alle pendici dell’Etna, realizzato con tecnica mista – acquerello e penna su carta – e diviso poi in 79 parti. Molto attivo sui social media, Macca ha ottenuto negli ultimi anni un seguito esponenziale in tutto il mondo con oltre 118.000 followers su Instagram.