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La vita quotidiana nella fotografia di Doisneau

La foto di copertina del presente articolo fa certamente parte dei ricordi della maggior parte di noi, di una Parigi vintage e romantica. Ma che storia!

L’immagine diventata un’icona della metà del Novecento: è una foto scattata da Robert Doisneau, fotografo che dedicò la sua arte alle piccole gioie della vita quotidiana di Parigi dopo la guerra. Incarna l’essenza del romanticismo parigino: cattura un bacio appassionato tra due giovani innamorati, nel cuore della Parigi caotica e indifferente, un contrasto che rende il gesto ancora più potente e significativo. La scena, inizialmente sembrava casuale, ma si scoprì che Doisneau aveva chiesto ai due ragazzi di posare per il suo scatto, in un atto perfettamente studiato per cogliere l’intensità e la spontaneità del momento.

Chi si cela dietro l’obbiettivo fotografico? Doisneau è considerato uno dei più grandi fotografi del XX secolo, noto per la sua abilità nel catturare scene quotidiane, in particolare quelle che riguardano la vita delle persone comuni nelle strade di Parigi. La sua fotografia si distingue per un’umanità profonda, unita a un senso di poesia che esplora la condizione sociale delle persone più vulnerabili. Sebbene abbia iniziato come incisore litografo, fu la sua passione per la fotografia a definirne la carriera.

Autoportrait, place Jules Ferry ©Robert Doisneau 1949

Durante la sua giovinezza a Gentilly, un sobborgo di Parigi, Doisneau fu immerso nelle realtà di vita urbane e periferiche, che influenzarono fortemente la sua estetica. Era affascinato dalla quotidianità delle persone, spesso immortalando scene di interazioni umane che raccontano storie di felicità, tristezza, solitudine e speranza. Doisneau è stato uno dei pionieri della fotografia umanista, movimento che si concentrava sul catturare momenti spontanei di vita sociale, ponendo una particolare attenzione agli aspetti più vulnerabili e marginali della società. La sua fotografia non è solo tecnica, ma una riflessione sull’uomo, sulle sue emozioni, e sulle sue difficoltà, senza giudizio, ma con empatia. La sua capacità di raccontare storie con la macchina fotografica, unita a un forte senso estetico, lo ha reso una figura centrale nella storia della fotografia, un maestro del reportage che ha saputo catturare la bellezza e la sofferenza nel mondo quotidiano.

Fotografia di Alessandra Carmone – Mostra “Non solo un bacio, s’il vous plaît”, Palazzo della Meridiana, Genova
Fotografia di Alessandra Carmone – Mostra “Non solo un bacio, s’il vous plaît”, Palazzo della Meridiana, Genova

Un soggetto ricorrente nelle sue fotografie sono i bambini, questo aspetto ci fa cogliere tutta la sua umanità immortalando l’innocenza dei gesti dei bambini.

L’information scolaire ©Robert Doisneau 1956

La sua attenzione alla vita nelle periferie parigine degli anni ’50 e ’60, in particolare quella dei più piccoli, ci offre uno spaccato di un’epoca che sembra lontana, ma che conserva una forza emozionale ancora viva. Le sue immagini raccontano bambini che, pur vivendo in contesti difficili, sanno godere dei piccoli piaceri della vita: giocare con gli amici, attraversare strade affollate, andare a fare la spesa o giocare in un parco.

Les tabliers de la rue de Rivoli, 1978 ©Atelier Robert Doisneau 2016

Queste fotografie non solo ci raccontano di un’infanzia semplice e priva di molti dei confort moderni, ma ci risvegliano anche emozioni personali, legate ai momenti della nostra stessa infanzia. Doisneau ha saputo immortalare un mondo che, purtroppo, sembra essere scomparso, lasciandoci però un’eredità visiva che ci permette di riflettere sulla rapidità con cui le cose cambiano. La sua capacità di cogliere l’innocenza, la vivacità e anche la fragilità dei bambini, offre un ricordo tangibile di un’epoca passata che, in qualche modo, continua a vivere nei nostri cuori.

Fotografia di Alessandra Carmone – Mostra “Non solo un bacio, s’il vous plaît”, Palazzo della Meridiana, Genova

Durante la sua carriera il fotografo si impegnò a immortale con l’obbiettivo anche le figure di spicco del mondo dell’arte della metà del Novecento, tra cui spiccano Picasso e Jean Fautrier, come si coglie nella seconda foto in modo del tutto particolare e ironico.

Jean Fautrier (Chatenay-Malabry, 1960) ©Robert Doisneau
Les pains de Picasso, 1952 ©Robert Doisneau

La filosofia di Doisneau era quella di trasmettere attraverso la sua fotografia la purezza e la verità dei sentimenti umani, lontano dalle dure realtà sociali o dalle atrocità del mondo. La sua arte cercava di rinnovare e illuminare, creando universi di gentilezza, spensieratezza e semplicità che, ancora oggi, riescono a toccare profondamente chi guarda. Con il suo obbiettivo, Doisneau ci ha regalato immagini che non sono solo testimonianze storiche, ma vere e proprie emozioni senza tempo.

Autore

  • Studia Storia dell'arte. Appassionata in modo particolare all’arte contemporanea, ha l’ambizione di divulgarne i contenuti con un linguaggio semplice rivolto anche ai non addetti ai lavori. Qualche anno fa ha aperto una pagina instagram con la quale prova a trasferire ciò che studia ed è oggetto della sua ricerca; ma anche come necessità personale per concedersi uno spazio tutto suo dove poter tranquillamente esternare i propri pensieri. Nel suo percorso universitario ha avuto la possibilità di...

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