Pronto a tagliare il traguardo della sua VII edizione, Laterale Film Festival si conferma come uno degli appuntamenti più originali del panorama festivaliero italiano e non solo. Un evento culturale, promosso dall’Associazione Culturale Laterale, che si propone di valorizzare cortometraggi innovativi di giovani cineasti, senza trascurare le sperimentazioni di registi affermati: un’opportunità imperdibile per chiunque desideri interrogarsi sulla natura e il senso delle immagini in movimento. In programma nei giorni 1, 2 e 3 settembre negli spazi del Cinema San Nicola di Cosenza, la rassegna prosegue con passione la sua attività di diffusione di visioni alternative. Tre giorni di proiezioni, incontri e approfondimenti. Non sono previsti premi o giurie; prevale invece una logica di scambio e di condivisione, che ha ottenuto nel tempo la risposta entusiasta da parte di pubblico e artisti.
“Guardando cadere filmando” è lo slogan che identifica la nuova edizione, un invito a immergersi in acque profonde alla scoperta delle migliori produzioni audiovisive contemporanee. «Ché l’invisibile sta al fondo delle cose» Sono ventuno i film che compongono la Selezione Laterale 2023, ventuno modi differenti di dire “cinema”. Grazie alla forma breve, gli autori infrangono “l’obbligo” del racconto per evidenziare, invece, le qualità poetiche del mezzo cinematografico. Lavori di questo tipo stimolano la partecipazione attiva dello spettatore nella costruzione di significati e interpretazioni, offrendo così un coinvolgimento che apporta maggiore profondità alla visione dei film. «L’atto di vedere è l’atto di scoprire.»
Impreziosiscono il cartellone i cortometraggi “Asfilhas do fogo” di Pedro Costa (presentato in anteprima mondiale allo scorso Festival di Cannes), “Ijen, London” di Ben Rivers e “Train Again” di Peter Tscherkassky. C’è, poi, un’altra tendenza che accomuna diverse opere della selezione. Molti filmmaker si sono interrogati sulla valenza della parola visibile nel cinema, cioè la relazione tra testo scritto e immagine. Ne sono conseguiti film in cui i testi non svolgono una funzione di servizio, come fanno invece i sottotitoli o le didascalie, ma si intrecciano nelle trame dell’immagine. La pagina e lo schermo non sono quindi così dissimili e i rapporti di subordinazione tra il testo e l’immagine possono saltare.
L’esperienza di fruizione laterale non si limiterà alla visione dei lavori selezionati: prima e dopo le proiezioni, gli spettatori avranno la possibilità di godere della mostra dal titolo “Le altre cose mancano” curata da Mattia Biondi e Mattia Fiorino, due degli organizzatori della manifestazione. Nello specifico, l’allestimento prevede l’esposizione di una serie di pagine “prelevate” da alcuni importanti libri di cinema realizzati dai più significativi registi di ogni tempo. Il risultato è un suggestivo atlante di pensieri e riflessioni che invitano il visitatore a riconsiderare l’essenza del cinematografo e a interrogarsi sulla sua specificità.
Il Laterale Film Festival si conferma, dunque, uno straordinario laboratorio di idee all’interno del quale godere di sorprendenti creazioni audiovisive prodotte al di fuori dei circuiti canonici; i curatori operano nella convinzione che il cinema d’artista sia ancora in grado di sviluppare sensibilità e pensiero critico. L’esperienza estetica garantita dal festival si rivela dunque decisiva per resistere all’omologazione culturale dei nostri giorni.