Tra introspezione concettuale e coscienza
Il linguaggio pittorico di Marco Raffaele richiama un singolare amalgama concettuale che diventa veicolo verso luoghi pluridimensionali, colmi di significato: le sue opere narrano una composizione eidetica che si dirige verso un flusso magnetico. La sua grande creatività si pone in bilico tra una realtà epocale e la nascita di un luogo interiore misterioso. L’artista desidera evidenziare una ricerca perpetua di un cammino metafisico, tra un’introspezione concettuale e una coscienza realistica.
L’iconica Fiat 500
Le opere più recenti di Raffaele annunciano una spazialità che si addentra in una composizione evocativa singolare; l’opera dal titolo “La macchina del Tempo” rappresenta l’iconica Fiat 500, simbolo della storia dell’Automobile e lavoro che proietta il fruitore in un processo creativo di felicità e fiducia nel futuro. Il famoso poeta spagnolo Manuel Neila così ci descrive il tempo: «Fluisce in modo uguale per tutti gli uomini. Ogni uomo però fluttua e galleggia in maniera diversa.» L’opera di Marco Raffaele sulla Cinquecento richiama la ricerca di un luogo dell’animo invisibile ove l’immateriale si afferma con energia. La strutturazione in vetroresina costituisce il già noto stargate attraverso il quale le visioni oniriche dell’artista si solidificano e si caricano di un’evanescenza surreale.
Silvia Ferrara