In uno dei tratti più belli dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” sorge uno dei castelli più affascinanti d’Italia, grazie anche alla sua particolare ubicazione che lo vede trionfare su un isolotto legato alla costa solo da una sottile lingua di terra. La fortezza edificata nel XV sec. non ospitò mai la nobiltà del luogo, ma servì da ricovero per soldati impegnati contro gli attacchi degli invasori provenienti dal mare. L’attuale roccaforte poggia su fondamenta risalenti al periodo magno-greco (400 a.c.), utilizzata nel tempo anche dai Romani fu il rifugio di Annibale, in ritirata. Ancora oggi è possibile notare le diverse fasi edilizie sovrapposte le une alle altre in epoche diverse: Normanni, Svevi, Bizantini, Angioini e Aragonesi elevarono sui muraglioni greci possenti difese castellane modellate secondo i tempi. La fortezza, continuamente attaccata dai Turchi, rimase popolata fino agli inizi del XIX secolo, periodo in cui la popolazione si trasferì sulla terraferma dando vita ad un piccolo borgo di marinai, oggi l’attuale centro turistico.
La Fortezza Aragonese, quasi interamente restaurata, è caratterizzata da alcune stanze (la sala video, la sala foto e la “Sala Phrurion”); un borgo antico con i resti di una piccola chiesetta e una cappella; i bastioni panoramici; la torre, risalente al XIII sec., punto più alto della fortezza.
[Credits: Proloco Le Castella, Foto CC]