In occasione dell’ottava edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, in programma dal 6 Aprile al 19 Maggio 2024 presso gli edifici storici di Palazzo Pigorini e del Torrione Visconteo, è stata allestita la prima mostra collettiva dedicata agli artisti italiani che hanno usato l’Intelligenza Artificiale per la loro produzione artistica.
L’esposizione – a cura di Chiara Canali, Rebecca Pedrazzi e Davide Sarchioni – intende indagare diverse modalità di utilizzo dell’IA da parte di una ventina di artisti pionieri del digitale o AI artists di nuova generazione. Temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’uomo, l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e/o trasformati attraverso l’impiego delle GAN, degli algoritmi e delle AI Generative, tra arte generativa, glitch art, realtà aumentata, realtà virtuale e altre forme espressive dell’era digitale.
Il titolo del progetto “L’opera d’arte nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale” è un chiaro riferimento al famoso saggio di Walter Benjamin L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, pubblicato nel 1936, in cui il filosofo tedesco sosteneva come, all’inizio del XX secolo, l’invenzione e l’utilizzo di nuove tecniche, quali il cinema e la fotografia, stessero radicalmente cambiando le modalità di produzione e di fruizione artistica.
Allo stesso modo, negli ultimi anni, l’Intelligenza Artificiale ha visto una rapida ascesa (Intelligenza Artificiale è stata designata parola dell’anno 2023 dal Collins Dictionary), e oggi sempre più artisti si sono confrontati e usano questa tecnologia per creare opere d’arte e progetti artistici collaborativi verso nuovi linguaggi estetici. In mostra: video, progetti immersivi, artwork digitali ma anche opere fisiche: dal mosaico all’installazione; dalla scultura alla fotografia – tutte opere frutto della creatività artistica di un pool di venti artisti che hanno incluso nella loro ricerca e produzione l’uso dell’AI.
In mostra sono esposte le opere di: Antonio Barbieri, Domenico Barra, Davide Maria Coltro, Andrea Crespi, Giuliana Cunéaz, Debora Hirsch, Nick Landucci, Giuseppe Lo Schiavo, Manuel Macadamia, Vincenzo Marsiglia, Mauro Martino, Angelo Demitri Morandini, Max Papeschi con Michele Ronchetti, Chiara Passa, Giuseppe Ragazzini, Martin Romeo, Svccy, Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis.
Il progetto dedicato all’AI si completa con la sezione espositiva, allestita presso il Torrione Visconteo, torre medievale sita in via dei Farnese, di fronte alla Pilotta, che presenta le video-installazioni site-specific ed immersive degli artisti Luca Pozzi, Kamilia Kard e Lino Strangis. Durante lo svolgimento della mostra sarà presentato il libro-catalogo dedicato al progetto, edito da Jaca Book, che presenta i saggi dei curatori e un contributo inedito di Piero Gilardi e l’apparato critico e iconografico dedicato ai venti artisti in mostra. L’esposizione ha il suo twin digitale nel Metaverso su Spatial grazie alla collaborazione con Dario Buratti che ha realizzato un nuovo spazio con architetture futuristiche che accolgono le opere degli artisti nella loro versione digital.
Immagine in copertina: Kamilia Kard, HERbarium – Dancing with an AI, 2023, website, 3D models / AR filters, HD videos