Tra le montagne del Perù, a circa settanta chilometri in linea d’aria da Cuzco e a 2438 metri s.l.m., si trova uno dei luoghi più suggestivi del mondo, una città sacra perfettamente armonizzata con la circostante natura andina: Machu Picchu. Costruita tra il 1438 e il 1471 per volere dell’imperatore Pachacuti (il cui nome significherebbe “colui che trasforma il mondo”), fu distrutta quando il Perù venne invaso da Francisco Pizarro, il conquistatore sostenuto dalla corona spagnola. Machu Picchu fu abbandonata poco dopo, circa nel 1560, divenendo una città fantasma. La memoria della llaqta (“città”, in lingua quechua) rimase viva solo nelle memorie di poche persone finché nel 1911 un esploratore americano e professore dell’Università di Yale, Hiram Bingham, partito alla ricerca dei preziosi e perduti reperti inca, la scoprì. In realtà, egli non seppe mai d’aver scoperto Machu Picchu ma continuò a credere che le rovine da lui trovate appartenessero a un’altra città: Vilcabamba, l’ultima capitale inca.
I primi resti che Bingham e i suoi collaboratori si trovarono davanti furono delle costruzioni residenziali di granito e poi, salendo delle scale, riconobbero una piazza con degli edifici sacri. Nelle successive spedizioni furono rinvenute anche delle tombe, migliaia di reperti (non solo ceramiche, metalli, pietre ma anche mummie e scheletri) e diversi altri quartieri intorno al nucleo principale della città. Nel 1913 la rivista National Geographic, che già da un anno collaborava alle ricerche, pubblicò un lungo articolo riguardante la spedizione in Perù e lo corredò con più di duecento fotografie.
di Maria Grazia Cinti – archeologa
Immagine in copertina: La città sacra di Machu Picchu (1450 – 1572), veduta del sito archeologico – Valle dell’Urubamba, altopiano meridionale – Cultura Inca (1438 – 1532 ca d.C.) – Fotografia: Tomas Sobek
Le immagini, tranne quelle in cui sono indicati gli autori, sono tratte da: “Machu Picchu e gli Imperi d’oro del Perù. In mostra 3000 anni di civiltà dalle origini agli Inca”, presentata al MUDEC di Milano dall’8 ottobre 2022 al 19 febbraio 2023. Un meraviglioso racconto di una civiltà plurimillenaria attraverso un grande progetto espositivo realizzato da World Heritage Exhibitions (Cityneon Holdings) e 24Ore Cultura, in collaborazione col governo peruviano, l’associazione Inkatera e il Museo Larco di Lima, da cui sono giunti oltre centosettanta manufatti di sorprendente bellezza. Il progetto – curato da Ulla Holmquist, direttrice del Museo Larco, e dall’archeologa Carole Fraresso – ha attraversato la storia artistica e la biodiversità andina in tutta la sua ampia dimensione geografica e profondità cronologica per culminare in un viaggio ideale nella città inca di Machu Picchu.