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“Natura”. L’arte di Antonio Pujia Veneziano in mostra a Cosenza

Nel cinquecentesco Palazzo Arnone di Cosenza, sede della Galleria Nazionale, è visitabile fino al 2 giugno 2024 la mostra dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano dal titolo Natura. Un evento promosso dall’associazione Aleph Arte APS in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Calabria. Durante la presentazione della mostra, avvenuta lo scorso 5 maggio, è stato sottolineato il lavoro di oltre cinquanta anni di ricerca di Antonio Pujia Veneziano che, pur operando lontano dai circuiti accreditati dell’arte, nei quali più facilmente e più spesso gli artisti sono premiati dal mercato e dal successo, si è contraddistinto tra gli addetti ai lavori per il suo linguaggio attuale e originale.

Ceramica Teoria

La direttrice della Galleria, Rossana Baccari, si è soffermata sull’importanza di poter ospitare la mostra di un artista contemporaneo dello spessore di Antonio Pujia Veneziano nella Galleria Nazionale di Cosenza, nella quale si trovano esposte le opere dei più importanti pittori nati in Calabria e artisti napoletani, insieme al nucleo costituito dalle opere di Mattia Preti e Luca Giordano, senza dimenticare la sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni e delle varie raccolte, fino alle espressioni artistiche contemporanee del territorio.

Disvelatura

Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale di Milano, ha invece rimarcato che Pujia è “intellettualmente e filosoficamente cosciente di un così evidente cambiamento d’epoca, intraprende il suo personale itinerario nomadico: parte dalla cultura contemporanea e arriva all’arte primordiale e ancestrale dove trova il gesto e il segno; spazza via il superfluo, le superfetazioni, le costruzioni razionali e si identifica con gli aspetti primari dell’agire umano: il gesto e il segno, costituenti primari della pittura. Entrambi simboli di vita e di esistenza, rappresentano l’essere nel mondo, il movimento e la sua impronta, l’esecuzione e la trascrizione della volontà e dell’idea”.

Veritatis Splendor Limen

Andrea Romoli Barberini ha invece puntualizzato l’originalità del linguaggio dell’artista, per il quale “esprimere pittoricamente il concetto di natura è quasi un pretesto pittorico per cimentarsi, in una declinazione della rappresentazione complessa e personalissima che nel negare, con l’astrazione, l’antico principio mimetico, da lui adottato fino agli anni Ottanta con il genere del paesaggio, cerca, ormai da anni, di quella stessa natura le cause prime, fondanti, originarie e le sue segrete dinamiche generative e vitali. La matrice informale delle sue stesure e dei suoi impasti, di variabile densità, se destinati alla carta o alla tela, e dominati dall’infinita e sapiente scala dei grigi, è infatti sovente funzionale alla restituzione di spazi profondi abitati da segni semplici ed enigmatici ad un tempo che rinviano a forme latenti e simboli ancestrali. Una pittura quindi, questa di Pujia Veneziano, che si palesa come connotata da una profonda spiritualità, sottolineata talvolta dall’uso del blu e dell’oro, e che, come nelle sue Disvelature, sembra voler mostrare e dimostrare i segreti equilibri del caso e del caos.

Lungo il percorso espositivo si possono ammirare opere significative, appartenenti ai diversi periodi dell’artista: quadri su tela e carte intelate di varie dimensioni insieme ad alcune preziose ceramiche, sui temi della Natura e dell’attuale, quanto diffusa, sensibilità ambientale, filtrati attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.

Antonio Pujia Veneziano (Monterosso Calabro, VV, 1953) è artista oramai conosciuto in ambito nazionale e dalla critica del settore, avendo maturato un prezioso curriculum espositivo. Da numerosi anni realizza progetti improntati sull’interscambio e l’integrazione, promuovendo, altresì, eventi artistici in luoghi socialmente aperti e tessendo un profondo legame con la cultura di appartenenza. Tratto distintivo di tutta la sua opera è la pittura d’avanguardia, unitamente a uno sviluppo espressivo legato all’esperienza ceramica, che da un linguaggio di matrice segnico-gestuale si è evoluta nel tempo verso una dimensione più essenziale e minimale. All’attività artistica, Antonio Pujia Veneziano affianca l’interesse per la didattica dell’arte. Innumerevoli le opere in ceramica realizzate nell’ambito di progetti socio educativi ed eventi di arte pubblica e partecipata. Molte sue opere sono state acquisite da importanti musei e documentate in prestigiose collezioni pubbliche e private.

Immagine in copertina: Opera MAON – Grande Tempo

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