Il 25 marzo è il “giorno di Dante”, un motivo per ricordare, come sosteneva De Sanctis, che «proprio della coltura è suscitare nuove idee e bisogni meno materiali, formare una classe di cittadini più educata e civile, metterla in comunicazione con la coltura straniera, avvicinare e accomunare le lingue, sviluppando in esse non quello che è locale, ma quello che è comune». |