Il giardino della Fortezza. Da anni ci passo vicino ogni giorno; è stato la cornice e lo sfondo di momenti indimenticabili cosî come di attimi persi nella memoria. Negli ultimi anni è stato quasi sempre circondato da cantieri, prima per il sottopasso del viale Strozzi, poi per la tramvia. Ciò che lo rende unico e speciale, nonostante la collocazione infelice per l’assedio del traffico del viale Strozzi, è la grande vasca popolata di cigni e altri uccelli, che lo rende una sorta di oasi in mezzo all’asfalto. Fu Giuseppe Poggi a progettarlo, quando dal 1865 realizzò il suo imponente piano per l’ingrandimento di Firenze, allora capitale d’Italia. Mi sono soffermata nel giardino per questo rapido disegno in un pomeriggio di primavera, trovando un’inaspettata quiete fra gli alberi e l’acqua, in compagnia di alcuni degli abituali frequentatori alati del giardino.
Il giardino di Palazzo San Clemente. Su questo giardino, che appartiene al palazzo in cui ha sede la Facoltà di Architettura, ho sentito raccontare da più persone storie fantasiose, popolate di spiriti e presenze misteriose, fra le quali mi è rimasto impresso nella memoria lo straordinario fantasma di un cavallo bianco. Si tratta di un giardino la cui sistemazione risale alla metà del Seicento, ad opera di Gherardo Silvani, anche se dalla fine dell’Ottocento ha subito un pesante ridimensionamento e varie trasformazioni. Il giardino non è aperto al pubblico se non in occasioni speciali, perciò passandoci accanto lungo via Venezia, dove la recinzione permette di guardare dentro, si è colpiti dal silenzio che regna fra le siepi. Mentre ero intenta ad eseguire il mio disegno, quasi a confermare le storie inquietanti sul palazzo e sul giardino, a un certo punto gatti invisibili hanno dato inizio a una zuffa selvaggia poco distante da me, senza mai mostrarsi alla vista.
Il giardino del Palazzo Rosselli Del Turco. Approfittando di uno degli eventi nei quali cortili e giardini di dimore private vengono aperti ai visitatori, ho potuto disegnare questo scorcio all’interno del piccolo giardino del Palazzo Rosselli Del Turco in Borgo Santi Apostoli. Il palazzo è cinquecentesco, dalle tipiche forme severe dei contemporanei palazzi fiorentini, e il giardino, insolitamente, si trova sul lato opposto della via, nascosto da un muro di cinta, poiché evidentemente non vi era spazio per realizzarlo adiacente al palazzo. Si tratta comunque di un giardino di minime dimensioni, che però sorprende per l’esuberante presenza di una grande palma i cui rami sfiorano le austere facciate circostanti.
Il Giardino del Palazzo Corsini sul Prato. Anche questo giardino appartiene a una dimora privata, ma molti fiorentini ormai lo conoscono grazie agli eventi che vi si svolgono frequentemente, primo fra tutti la manifestazione “Artigianato a Palazzo”. Lo visitai qualche anno fa grazie a una giornata di The Big Draw, in cui il giardino fu eletto a location per laboratori di disegno e di acquerello. Il giardino insieme al Palazzo nacque fra il XVI e il XVII secolo, e fu modificato più volte in epoche successive. Oggi desta ammirazione per le siepi di bosso ornate di statue, e per l’effetto scenografico della facciata del palazzo rivolta verso il giardino, che durante la mia visita scelsi come soggetto di questo veloce acquerello en plein air.
Giardino lungo le mura di Santa Rosa. Fra la Porta San Frediano e il Lungarno Santa Rosa, proprio lungo le antiche mura della città, c’è un piccolo, semplice giardino che offre ristoro in tutte le stagioni anche grazie alla presenza di un piacevole bistrot con tavolini e sedute nel verde. In una piacevole occasione di ritrovo insieme a un gruppo di amici e amiche acquarellisti, ho fermato in questo disegno la luce e i colori di un mattino d’autunno mentre sedevo a uno dei tavoli del bistrot.
Testo e disegni di Lucia Baccini