Nel cuore di Barcellona sorge un’alta basilica che punta verso il cielo come due mani giunte a invocare il perdono di Dio: è la Sagrada Familia, un “tempio espiatorio” simbolo della devozione e dello spirito di fede del popolo catalano.
La sua costruzione iniziò nel 1882, ma solo nel 1883 venne affidata ad Antoni Gaudì che ne fece un progetto visionario e ambizioso. Vi dedicò 43 anni della propria vita fino al momento della morte, avvenuta tragicamente nel 1926.
Gaudì immaginò un’opera grandiosa, il tempio perfetto per celebrare la vita di Gesù. In stile neogotico, la basilica è una sorta di Vangelo istoriato costituito da 18 torri, tre facciate la cripta e l’abside. Delle 18 torri, 12 rappresentano gli apostoli, 4 gli evangelisti, uno la Vergine Maria e la più alta di tutte rappresenta Gesù Cristo. Le tre facciate, rappresentano la Natività, la Passione e la Gloria.
L’artista, presagendo l’impossibilità di vedere la sua opera ultimata, preferì portare a termine una delle tre facciate, quella della Natività con le sue quattro torri, in modo da offrire una chiara visione di come sarebbe stato il tempio una volta completato. Creò personalmente i bozzetti delle statue, facendone dei calchi di gesso in uno stile personalissimo e unico al mondo.
La facciata della Natività comprende, come le altre, tre portali: quello della Fede, quello della Speranza e quello della Carità. È orientata a levante e rappresenta l’evento gioioso della nascita di Cristo con decorazioni di giubilo a colori vivaci che esaltano l’aspetto umano della vita con elementi che fanno parte della vita quotidiana popolare.
La facciata della Passione fu realizzata sui disegni dello stesso Gaudì. Ci vollero ben 22 anni per completarla. È orientata a ponente e comprende anch’essa tre portali. È la più austera delle facciate, senza alcun ornamento sulla nuda pietra in modo da far pensare allo scheletro. Gaudì stesso nel descriverla disse “voglio incutere paura… al fine di dare un’idea di come sia cruento il sacrificio”
La facciata della Gloria rappresenta la Gloria di Gesù e la sua ascesa al Cielo, ma anche la morte e il giudizio finale per chi si allontana da Dio. È la facciata principale, la più grande, quella che darà accesso alla navata centrale. I lavori sono iniziati nel 2002 e non ancora ultimati. Lo stesso Gaudì, presagendo la sua morte non volle definirla nei minimi dettagli per lasciare la libertà a chi l’avrebbe condotta a termine.
La cripta ha sette cappelle disposte in forma semicircolare dedicate alla Sacra Famiglia di Gesù e altre cinque disposte in linea retta.
L’Abside è situata tra la facciata della Natività e quella della Passione e occupa “la testa” della chiesa. Gaudì dedicò l’abside alla Vergine Maria di cui era molto devoto.
Per progettare l’interno della basilica Gaudì si ispirò alla natura, immaginando il cammino della fede come un bosco impervio e accidentato, con la navata centrale le cui colonne somigliano ad alberi maestosi che protendono i loro rami verso il cielo, inclinandosi per sostenere il peso della volta. La luce che filtra attraverso le vetrate colorate crea giochi di luce che rendono magico il percorso del visitatore all’interno della basilica, quasi fosse una foresta incantata.
Al termine dei lavori, la torre che rappresenta Gesù Cristo verrà sormontata da una croce, raggiungendo i 172 metri di altezza rendendola la chiesa più alta del mondo.
La Sagrada Familia suscita nei fedeli e nei visitatori un sentimento di stupore e meraviglia con le sue torri che svettano come braccia protese verso il Cielo, con le cuspidi rivestite da ceramica dai colori vivaci ed elaborati decori. Unica al mondo, è un’immensa opera d’arte dedicata al culto della fede cattolica cristiana, ormai simbolo della città catalana di cui il popolo e lo stesso Gaudì fu un fervente credente.
[Testo e fotografie di Carmela Gentile]