Il Premio Letterario Caccuri, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, si svolge nell’omonimo borgo calabrese dal 6 al 10 agosto. Riconosciuto come il più importante concorso nazionale di saggistica, il Premio ha negli anni consolidato il suo prestigio a motivo di un’organizzazione impeccabile e dell’autorevolezza tanto degli ospiti quanto dei promotori, questi ultimi identificabili collettivamente nell’Accademia dei Caccuriani e in modo particolare ad Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Talarico, tre personalità colte, positive e generatrici di entusiasmo.
Il Premio Letterario Caccuri si avvale di un comitato scientifico presieduto dallo storico Giordano Bruno Guerri, col compito di selezionare i saggi da portare in finale. Quest’anno la scelta è ricaduta su: Massimo Cacciari con Paradiso e Naufragio; Lidia Ravera con Age Pride. Per liberarci dai pregiudizi sull’età; Gaia Tortora con Testa alta, e avanti; Marcello Veneziani con Scontenti. Si tratta di saggi selezionati nell’ambito di tematiche riguardanti l’attualità, declinate in una prospettiva che guarda a ciò che è stato per riflettere su come dovrebbe rappresentarsi una società civile (si pensi al caso Tortora), o a ciò che siamo rispetto all’intima ricerca esercitata da ogni uomo per trovare un suo fine (argomenti focalizzati nei libri di Cacciari e Veneziani), o ancora una riflessione su certi stereotipi, quali “l’ageismo”, che spesso incontrano il disagio dell’uomo contemporaneo.
Il Premio Caccuri, inoltre, al di là della sua missione ancorata prevalentemente alla diffusione della letteratura, del leggere e del pensare, restituisce un valore aggiunto al territorio in cui l’iniziativa si svolge, ovvero farlo conoscere a un pubblico nazionale valorizzandone le bellezze paesaggistiche e le energie umane ivi presenti. Infatti oltre alle sessioni prettamente legati ai libri, il Premio Caccuri riesce con sapienza a proporre momenti culturali di vario genere: dall’enogastronomia (festa dell’olio) al patrimonio storico-archeologico (visite alle grotte basiliane – grancia del Verdoy), dai dialoghi scientifici (Barbara Gallavotti) a quelli di stretta attualità (Nicola Gratteri, Stefania Battistini, Domenico Iannacone), dalle passeggiate etnobotaniche a quelle “planetarie”. E ovviamente tanta buona musica con ospiti di pregio, fra cui Toquinho.
Dunque, presentazioni letterarie e non solo per un Premio che nel 2014 fu riconosciuto con l’onorificenza della Medaglia al Valore culturale dal Presidente della Repubblica. Un meritato premio al virtuosismo dei “caccuriani”, alla loro passione, ai loro sorrisi, al loro grande sogno, al loro impegno, al loro civismo.
Il programma completo su www.premiocaccuri.it